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Al Polo Sud dopo i corsi di nuoto?

Ecco a cosa fare attenzione

Vostro figlio frequenta i corsi di nuoto alla mattina e viene preso in consegna alle 11:45 dalle maestre del Polo Sud all'interno della piscina di Bellinzona? Prima di scegliere questa soluzione, è importante adottare alcune misure di sicurezza.

  1. Al corso di nuoto partecipano circa 900 bambini e decine di monitori. I gruppi vengono formati il primo giorno alla presenza di circa duemila persone. Di conseguenza, se vostro figlio scompare dalla piscina il primo giorno, la direzione dei corsi di nuoto non sa come si chiama il suo monitore di riferimento. In caso di emergenza, questa modalità organizzativa fa perdere minuti preziosi, soprattutto se i monitori sono già andati a casa. Ciò aumenta i rischi a cui sono esposti i bambini. 
  2. Il Polo Sud invece sa fin dal primo giorno come si chiama la persona di riferimento di vostro figlio. 
  3. Secondo il Polo Sud, i corsi di nuoto non dovrebbero essere concentrati in un solo turno di due settimane con così tanti bambini. Per migliorare la sicurezza e la qualità del servizio, sarebbe meglio suddividere i bambini in due turni. Inoltre bisognerebbe formare i gruppi prima. Così se un bambino scompare, si può risalire immediatamente al nome del monitore allo scopo di sapere subito dove è stato visto l'ultima volta. 

Fin che la direzione dei corsi di nuoto non modificherà l'organizzazione, è importante seguire questi consigli:
  • Spiegate a vostro figlio che, se si perde in piscina, deve rivolgersi a un bagnino e non tornare a casa da solo.
  • Il primo giorno dei corsi di nuoto recatevi alle 11:40 alla passerella pedonale, sopra le casse, da cui tra l'altro potete osservare il punto di ritrovo del Polo Sud.
  • Mentre osservate, mettetevi nei panni di vostro figlio e chiedetevi se è in grado di orientarsi in mezzo a tutte quelle persone.

Ecco cosa può succedere se non seguite questi consigli:



Bambino di cinque anni 
 
consegnato alla persona sbagliata
 
dopo il corso di nuoto

Al termine del corso di nuoto, doveva essere consegnato alle maestre del Polo Sud. Invece la monitrice di Turrita Nuoto ha lasciato un bambino di cinque anni alla persona sbagliata. Il bambino è scomparso ed è stato trovato a due chilometri di distanza. Dopo aver verificato di persona la situazione, la mamma ha ritirato il figlio dal corso di nuoto. 

Lunedì 18 giugno 2018, primo giorno del corso di nuoto, ore 11:45. Tutti gli altri bambini vengono consegnati correttamente dai monitori di nuoto alle maestre del Polo Sud, nel punto usuale, davanti alle casse. 
Chiara, maestra di ginnastica e monitrice di nuoto alla sua prima esperienza, accompagna un bambino di cinque anni (che chiameremo Luca) davanti alle casse della piscina. 
  • Vede due donne con bambini e chiede: «È qui il punto di ritrovo del Polo Sud»?
  • Una donna risponde: «Sì». 
  • «Posso lasciarle Luca?» chiede Chiara.
  • «Certamente!».

La donna non è una maestra del Polo Sud (come ha dedotto Chiara). È una mamma in attesa di consegnare suo figlio al punto di ritrovo del Polo Sud.

La mamma a sua volta non si rende conto che Chiara è una monitrice di Turrita Nuoto. Pensa che sia una mamma come lei, che deve assentarsi un momento e vuole lasciarle il figlio per poco tempo. Accetta il bambino in custodia per solidarietà istintiva («se non ci si aiuta tra noi mamme...»). Dopo poco tempo, la donna rivede Chiara e deduce «se la mamma è tornata, non devo più occuparmi di suo figlio». 

Luca esce dal girello accanto alle casse della piscina e scompare.

Quando la monitrice di Turrita Nuoto viene a sapere di aver consegnato il bambino alla persona sbagliata, scoppia a piangere e viene interrogata dalla polizia.  

Luca viene trovato dopo un'ora e mezza, seduto davanti alla porta di casa sua, a due chilometri di distanza dalla piscina.

Il giorno dopo la mamma accompagna Luca in piscina. Dopo aver osservato la situazione, decide di ritirare il figlio dal corso di nuoto e affidarlo al Polo Sud già dalle 9 di mattina.